“Io penso che cosa meravigliosa è la vita anche nei suoi aspetti più terribili, e la mia anima è piena di gratitudine e amore verso Dio per questo” (Benedetta all’amica Maria Grazia)
Così diceva Benedetta, così cerchiamo di cantare e vivere nel musical “Benedetta sia la vita!”, inno e canto di lode alla bellezza da ricercare sempre anche nei momenti più bui. Dietro l’apparente vittoria del male e della sofferenza nella vita di Benedetta Bianchi Porro, dove una malattia degenerativa stronca la sua vita a soli 27 anni, c’è il miracolo dell’Amore che a tutto dà un senso, che non elimina la croce ma nella croce dona tutto sé. E così è la vita di Benedetta: luce e lampada che brilla nel buio e che anche nella sofferenza riesce a portare e donare conforto a quanti aveva accanto. Nei suoi studi di medicina sognava di diventare medico e “donare tutto se stessa per salvare gli uomini”. Dottore non lo diventerà mai, fermandosi proprio all’ultimo esame. Ma diventerà medico di tante anime, di tanti amici che attirati dalla sua forza e dalla pace che sapeva trasmettere riscoprono un Dio che si fa presente nelle loro vite. Il musical, spettacolo inedito scritto e diretto da Compagnia Quelli della Via che ha debuttato questa estate in sold-out all’arena San Domenico a Forlì e a Dovadola, viene riproposto ora in una versione filmica. Le riprese, svolte tutte a teatro con la sola eccezione del finale dentro la Badia di Sant’Andrea di Dovadola, permettono allo spettatore di vivere una profonda esperienza, come un vero e proprio salire insieme sul palco e sentire affianco e dentro di noi i vissuti dei volti amici di Benedetta. Il filone narrativo utilizzato è quello di ripercorrere la vita di Benedetta aiutati dalle domande di 3 personaggi: Maria Grazia, che racconta all’amica i dubbi del cuore e del suo fidanzamento, Roberto, giovane che apparentemente ha tutto ma che sente di non esser pienamente felice, e Natalino che bloccato da una malattia e arrabbiato verso una sofferenza ingiusta, ritrova senso e pace grazie alle parole ricevute da Benedetta. Tre domande dunque… Ricerca di amore, ricerca di senso, ricerca di capire il perché del dolore. Domande che ognuno di noi ha attraversato e vissuto almeno una volta. Cosi vuol esser lo spettacolo: un viaggio da far INSIEME. La visione dell’opera è così occasione di incontro personale con una parola viva, rivolta OGGI a ciascuno di noi.
Storico date:
– 8 agosto 2020 a Dovadola, testimonianza del cast della compagnia nell’incontro con Benedetta ed anteprima di alcuni brani inediti
– 25 luglio 2021 arena San Domenico, Forlì
– 8 agosto 2021 a Dovadola,
-3 marzo 2022, uscita della registrazione video su Teleromagna, realizzata ad hoc in teatro, con alcune riprese a Dovadola nella Badia dove è sepolta Benedetta
-25 maggio 2022 Clarisse, Forlì
-24 giugno 2022 arena estiva chiostro San Francesco, Cesena,